mercoledì 10 giugno 2015

Chiesto l'arresto per Azzollini (ncd), trema il governo Renzi

Nuova stangata per il governo Renzi. Dopo la notizia del sottosegretario Castiglione indagato per turbativa d'asta nell'inchiesta del Cara di Mineo, oggi la Procura della Repubblica ha esposto una richiesta d'arresto per il Senatore Azzollini del Nuovo Centro Destra, attuale presidente della commissione bilancio di Palazzo Madama. Già sindaco di Molfetta, l'accusa nei suoi riguardi sarebbe di bancarotta fraudolenta essendo, secondo il PM, responsabile del crack di 500 milioni della casa di cura "Divina Provvidenza". L'inchiesta coinvolge 10 indagati di cui 9 sono sospettati di associazione a delinquere.
Due riflessioni in merito. La prima consiste nella costatazione di questa "nuova forza politica di centro destra" che sta venendo alla ribalta non tanto per meriti, quanto per il non indifferente numero di "inguaiati" con la giustizia. Nel NCD sono infatti 19 su 54 i parlamentari "birichini", ovvero circa il 35% (fonte: il Fatto Quotidiano). Seconda riflessione: quanta credibilità può avere un governo i cui partiti di riferimento sono implicati in faccende così oscure? La nuova ondata di arresti per Mafia Capitale dovrebbe come minimo indurre il corpo politico e, soprattutto, l'elettorato a meditare su quale sia il grado reale di giustizia sociale in questo paese. Ricordiamolo, la maggior parte degli indagati per Mafia Capitale sono del PD, anche se i mezzi di informazione convenzionali cercano di sviare l'attenzione su qualche pesce piccolo del genere di Alemanno che, oramai, dopo anni di malaffare politico, non conta più nulla. L'attenzione andrebbe, invece, calamitata sui presunti delinquenti che reggono il governo attuale e che, quindi, sono potenzialmente ancora nocivi per le istituzioni italiane.

                                                                                                      Francesco Fossa

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