venerdì 12 giugno 2015

Mafia capitale: i misteriosi 5000 euro a Renzi

Torniamo a parlare di Mafia capitale alla luce di nuove intercettazioni di Salvatore Buzzi, il famigerato "re delle cooperative rosse", emerse dalle indagini. Il "rosso" avrebbe versato 15000 euro per finanziare il PD e, scoperta del giorno, 5000 euro alla fondazione "Open", forziere economico del premier Matteo Renzi. Secondo il tesoriere di Open, i soldi sarebbero stati restituiti dopo la prima ondata di arresti 6 mesi fa. La riflessione che voglio lanciare è, però, un'altra.
E' possibile che a pochi giorni dai 44 arresti, nel sequel dello scandalo, e dopo la scoperta degli stipendi pagati da Buzzi al Pd capitolino non si faccia nulla per la trasparenza delle fondazioni che sostengono i politici? Prendiamo l'esempio della già citata "Open" di Renzi. Questa organizzazione, collegata oramai con i poteri più alti dello stato, rende visibili solamente il 40% dei suoi finanziamenti. (fonte: il Fatto Quotidiano) Dopo il rintracciamento di questa mazzetta da 5000 euro, chi può garantire che la fondazione non abbia ricevuto altro denaro sporco? La cosa che fa più male è sapere che stiamo parlando di marciume scovato sotto il primo partito d'italia, quello che, per il principio della rappresentanza virtuale, fa le veci dell'intero popolo italiano. Regolamentare i finanziamenti privati e legiferare sulla trasparenza di politici ed enti a loro sostegno potrebbe essere un primo passo per far tornare i partiti alla vera politica partecipativa, combattendo anche la vergognosa (per il sistema politico) ondata di astensionismo elettivo che, di certo, non può far altro che male in un paese dove il popolo viene continuamente defraudato della sua sovranità sacra.

                                                                                                           Francesco Fossa

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