sabato 16 maggio 2015

Golden Gate Jumpers

Dopo qualche giorno di assenza ritorno a scrivere per il blog cercando di trovare qualcosa di diverso dalla oramai noiosissima politica, o meglio, cercando degli aspetti diversi. Oggi voglio lanciare una riflessione di tipo sociale su quanto sia davvero sostenibile per l'essere umano l'evoluzione della società. Mi sono documentato in questi giorni, essendo uno studente di sociologia,  su una faccenda che mi ha toccato nel profondo e che ,spesso, viene affrontata nella mia materia: il suicidio. In particolare, trovando alcune statistiche, ho appreso che gli USA sono uno dei paesi con più alta percentuale di suicidi (più o meno ne avviene uno ogni 17 minuti). In particolare mi sono soffermato sulla tristissima fama che ha il Golden Gate Bridge di San Francisco, ovvero quella di essere il luogo maggiormente frequentato dai suicidi su scala mondiale. Stando ad una statistica del 2010, sarebbero 1300 le persone che avrebbero compiuto l'atto estremo gettandosi dal ponte a partire dal 1937, anno della sua inaugurazione.Un numero impressionante.Ancora più sconcertante è la quantità di gente che si apposta sotto il ponte per filmare i salti nel vuoto. Addirittura è stato realizzato un documentario a riguardo dopo un anno di appostamenti di una troupe cinematografica professionale. Ok, in America tutto è spettacolo, ma così sembra troppo.Ad ogni modo, la riflessione che volevo lanciare è la seguente: Perché in una società ritenuta unico vero modello  per tutto l'occidente si uccide così tanta gente? Siamo sicuri che la crescita sproporzionata dell'economia, dei ritmi lavorativi e dei ritmi quotidiani in generale siano il modo giusto per raggiungere una buona inclusione sociale? O, forse, abbiamo sbagliato i calcoli? Forse il modello di crescita USA è agli antipodi con la felicità del singolo, forse c'è bisogno di una soddisfazione che vada oltre il materialismo imperante propostoci dal nuovo continente, forse c'è qualcosa che non va.Io credo che questa faccenda triste, come tante altre, debba farci riflettere un po' di più sul mito americano, a volte preso troppo superficialmente come aspirazione soprattutto dai più giovani.

                                                                                               Francesco Fossa

1 commento:

  1. La verità per un tasso di suicidi così alto però, a mio modo di vedere, è che il mito Usa si basa su una paventata e spesso ostentata democrazia perfetta quando invece le cose sono sono apparenti; nel caso specifico gli americani che si suicidano secondo i tuoi dati non saranno mai grandi professionisti o gente sistemata, ma saranno le larghe schiere di povera gente che dilaga lì. L'aumento così alto di poveri è preoccupante in un paese definito delle "grandi occasioni", e c'è di più: i poveri diventano sempre più poveri. Questo significa che non c'è poi tutto questo welfare, e se non c'è welfare è perchè forse non ci sono vere politiche democratiche di sinistra, e se non ci sono vere politiche democratiche di sinistra è evidente che è una gran presa in giro per tutti gli americani seri che votano e vorrebbero che le cose cambiassero per davvero un giorno. Sbalorditivo scoprire che non siamo messi così male, o che almeno non siamo gli unici eh? =D

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