sabato 9 maggio 2015

Talent show: testimoni della crisi del cantautorato

Voglio,oggi, affrontare oggi un argomento che mi sta molto a cuore. Crisi del cantautorato italiano: quanto influiscono i talent? 
L'evidenza parla da sola. Ci troviamo in un periodo storico in cui l'intrattenimento è fondamentale. E' sì fondamentale per un business redditizio di produttori ed editori vari ma è soprattutto importante per motivi sociologici. l'intrattenimento distrae, tranquillizza, è rassicurante per un cittadino medio che ha passato la giornata cercando di portare a casa quel poco di pane che ci è rimasto da prendere. Il talent show rappresenta il connubio perfetto fra l' intrattenimento e l'arte più amata nel bel paese: la musica.
Quella che sto per fare non è una critica a 360° sui talent che pur danno visibilità a ragazzi che sarebbero rimasti nel sottosuolo e che,spesso, si dimostrano dei validissimi cantanti. Quello che mi sento di condannare è il poco spazio lasciato alla creatività del singolo da parte dei vari format. Mi spiego. Ai partecipanti di questi show non viene data la possibilità di esprimersi con musica propria o ,per lo meno, ciò accade molto raramente.
Durante lo svolgersi dello spettacolo vediamo formarsi dei grandissimi interpreti. Esatto, soffermiamoci sulla parola "interprete". Il giovane uscito da un programma del genere avrà appreso, forse, a stare su un palco, a coinvolgere un pubblico, ad applicare alla grande le tecniche canore, ma al momento di dare ad un percorso artistico la propria impronta questi giovani "talenti" sono ,quasi sempre, assenti. Il disco d'esordio viene sempre scritto e musicato da altri e quegli altri sono spesso soggetti alla volontà di produttori e discografici che seguono il trend per fare musica facendo sì che si crei un' OMOLOGAZIONE MUSICALE senza precedenti. Ma dov'è l'artista in tutto ciò? Penso che il vero artista sia quello che sappia imporre la sua firma chiara su qualunque cosa  faccia, che sappia imprimere le sue emozioni, che sappia dare dei messaggi più o meno grandi e che ,fondamentalmente, sappia comunicare. Ci troviamo a vivere un momento in cui i grandi comunicatori artistici rimangono underground e i grandi palchi vengono riempiti da personaggi creati dal business del tutto discutibili dal punto di vista espressivo. I Talent, che forse hanno delle potenzialità, sono complici di tutto questo poiché sono reali DISTORSORI DI TALENTI. Dedicherò uno dei prossimi post alla giovane cantautrice Levante alla cui presentazione discografica sarò presente. A presto.

                                                                                              Francesco Fossa

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